Secondo la Cina anche l’Italia è nella Black List.

Il certificato AQSIQ, emanato dall’Amministrazione Generale della Supervisione della Qualità, Ispezione e Quarantena della Repubblica Popolare Cinese e obbligatorio dal 1 Luglio 2004, autorizza le aziende straniere ad esportare materiale di recupero direttamente in Cina.

AQSIQ ha reso noti i dati sul tasso dei prodotti di importazione non conformi alle leggi nazionali della Cina. Nel corso del 2014 l’abbigliamento ha raggiunto il 7,9% di non conformità. A seguito di analisi e controlli i valori PH, la percentuale di contenuto fibroso dichiarato, la solidità di colore e l’etichettatura dei prodotti sono stati considerati i motivi più ricorrenti di non conformità. 

L’autorità di controllo della qualità, dell’ispezione e della quarantena dello Zhejiang ha inoltre diffuso una notizia di particolare interesse relativa ai beni di importazione acquistati via web: i 16 lotti esaminati sono tutti non conformi a causa del contenuto di formaldeide e della percentuale di contenuto fibroso dichiarato in etichetta. 
Si raccomanda quindi di comprare i prodotti di importazione direttamente da aziende cinesi che li acquistano e li rivendono sul mercato locale poiché sono sotto la supervisione delle autorità ispettive dello Zhejiang e di conseguenza meno pericolose. 
Per garantire una maggiore sicurezza le autorità di controllo stanno sviluppano una rete di punti di monitoraggio dell’e-commerce. Su un campionamento effettuato su acquisti diretti sul mercato e in rete, controlli portuali o di altro tipo sono risultati 67 lotti non conformi di cui 10 provenienti dall’Italia. Dei 118 lotti di prodotti di abbigliamento che sono stati analizzati, 53 sono risultati irregolari, spesso a causa del contenuto e composizione fibrosi, per l’incompletezza di informazioni o imprecisioni in etichetta. L’autorità di controllo ha constatato che l’irregolarità più frequente consiste nel riportare delle informazioni in etichetta differenti dalla vera composizione del capo, un comportamento considerato ingannevole nei confronti dei consumatori. 

L'opinione del nostro Laboratorio...
Da sempre Lanartex si pone come uno dei laboratori di riferimento per l’export (tessile) del made in Italy. Lanartex è un laboratorio accreditato internazionalmente, e molte prove a listino comprendono normative cinesi. Purtroppo sono ancora molti i confezionisti (sia di brand famosi che meno) che non testano i propri prodotti, fidandosi delle schede tecniche che vengono inoltrate dai propri fornitori. Solo un attento controllo sui prodotti finiti può mettere i produttori italiani al riparo da “brutte sorprese” in caso di controllo chiesto dalle dogane cinesi. Molti prodotti confezionati in Italia sono costituiti da tessuti di importazione, e questi possono contenere sostanze proibite, non vi è nessuna reciprocità tra Cina ed Europa in merito a sostanze proibite, in pratica le nostre dogane “fanno transitare tutto” mentre quelle cinesi (quando si tratta di importare) sono molto rigide nei controlli.

Nuovo servizio tintura Tirelle/Tessuti

Da oggi sarà possibile tingere una tirella di 40 cm tutta altezza per il controllo di orditi da alta produzione
 Il laboratorio può tingere- preventivamente - tirelle nelle varie composizioni fibrose. Quante volte vi sarà capitato di avere reclami su tessuti grezzi da tinto pezza legati a problematiche dell’ordito? Niente di più semplice, Lanartex è in grado di tingere una tirella in tutta altezza in tempi brevissimi e poter tessere in tutta tranquillità il subbio (o i subbi) senza preoccupazioni. 
Il nuovo servizio è disponibile da ottobre. 

Lanartex sempre un passo avanti!