Lanartex e la campagna DETOX



Lanartex da sempre vicina ai produttori tessili dei distretti italiani, in particolare del nostro distretto pratese, segue con molta attenzione la problematica e le aziende che per ora hanno aderito o stanno pensando di aderire al progetto DETOX di Greenpeace


Conscia delle problematiche della filiera, in special modo di tutte le aziende non verticalizzate nella loro produzione (le più numerose nel nostro distretto), per adesso non ha volutamente fatto seminari e giornate informative, tuttavia si rende disponibile per tutti i clienti a fornire tutte le delucidazioni del caso (su appuntamento) e a valutare caso per caso, articolo per articolo fattibilità e problematiche legate alla “questione Detox”, per esperienze passate abbiamo notato che di fronte ad una platea di produttori “pseudo-concorrenti” non vengono argomentate esaurientemente certe questioni che riguardano determinati articoli, essendo in molti casi comuni i clienti finali, tutto questo perché crediamo nel massimo rispetto della privacy dei nostri clienti. 

Vi ricordiamo che sono riservate speciali condizioni a tutti gli associati Confindustria  -   Per info: labo@lanartex.it  oppure 0574071701



Nuovo standard GB 31701-2015

L’Amministrazione Generale Cinese di Supervisione della Qualità, Ispezione e Quarantena (AQSIQ) e l’Amministrazione Cinese di Normazione (SAC) hanno dato il via libera alla pubblicazione dello standard GB 31701-2015 sulla sicurezza dei prodotti tessili per bambini fino ai 14 anni d’età.
Lo standard, denominato Safety Technical Code for Infants and Children Textile Products, entrerà ufficialmente in vigore il 1° giugno dell’anno prossimo.

Gli articoli prodotti prima di quella data e conformi ai requisiti attuali potranno essere venduti in Cina non oltre il 31 maggio 2018. Tale periodo di transizione offrirà ai brand presenti in Cina con propri prodotti il tempo di adeguarsi a una norma che rappresenta certamente una sfida, ma anche un’opportunità per crescere in qualità. Il nuovo standard nasce infatti per migliorare la sicurezza dell’abbigliamento per l’infanzia, ma anche per limitare la ricaduta dei processi produttivi sull’ambiente.
Entrando nel dettaglio, la norma fissa i requisiti di qualità e le regole di controllo per i prodotti tessili per neonati fino a 36 mesi e/o 100 cm di altezza (Infant Textile Products) e bambini fino ai 14 anni e/o i 160 cm di altezza (Children Textile Products). I suoi contenuti non si applicano a giocattoli di peluche, prodotti artigianali in stoffa, arte del panno, prodotti per l’igiene usa e getta, ombrelli, valigie, borse e zaini, tappeti e abbigliamento sportivo professionale.

Lo standard GB 31701-2015 definisce inoltre le sostanze soggette a restrizioni – Piombo, Cadmio e Ftalati – e tutta una serie di requisiti come la solidità del colore allo sfregamento a umido, requisiti di infiammabilità, requisiti fisici e chimici per i materiali di riempimento.
Si definiscono, infine, gli attributi di lacci e cordoncini e di accessori come bottoni e cerniere che non devono avere bordi taglienti, né punte potenzialmente pericolose.

Per maggiori info sul nuovo standard GB 31701-2015 contattate Lanartex ed il suo staff: labo@lanartex.it.

Grande interesse all’ITMA per le imprese pratesi


Tanti visitatori provenienti da parte di tutto il mondo che hanno dimostrato un grande interesse nei confronti delle aziende presenti ad  ITMA, la più importante vetrina del meccanotessile che si è svolta a Milano dal 12 al 19 novembre.
La grande partecipazione degli operatori alla manifestazione è un dato di conferma dei segnali di ripresa dell’andamento del mercato del tessile, segnali che fanno ben sperare per il prossimo anno.
L’industria meccanotessile è un settore ad alta specializzazione e molto diversificato, un settore in fermento e in continuo sviluppo, con un export che ha chiuso nel biennio 2013-2014 con una quota superiore al 21,4%.
Un ulteriore motivo di ottimismo sono i clienti che hanno richiesto interi impianti produttivi nuovi o implementazioni per  macchinari già in uso.

Dalla fiera è emerso che anche le industrie italiane devono continuare ad innovarsi per essere competitive e stare al passo con la velocità della tecnologia, ma con attenzione a due aspetti importanti: la qualità e la versatilità e diversificazione anche nella piccola produzione.

Lanartex a Milano per ITMA 2015: le nostre considerazioni

In un contesto di sempre maggiore attenzione al rispetto dell’ambiente e alla responsabilità sociale, anche il settore tessile-abbigliamento è oggi consapevole che un sistema di produzione sostenibile non è più semplicemente un’opzione, ma deve essere parte integrante del processo produttivo lungo tutta la filiera. 
A ITMA 2015 abbiamo trovato tecnologie produttive sostenibili e all’avanguardia, in grado di consentire una reale innovazione nell’industria tessile-abbigliamento, producendo così un impatto positivo sull’ambiente. Proprio perché piattaforma globale, ITMA mette in collegamento fra loro le diverse figure professionali che sono alla ricerca di opportunità di partnership e di collaborazione lungo tutta la filiera tessile-abbigliamento. 
La fiera ha avuto un discreto afflusso, specialmente a cavallo del fine settimana (venerdì-sabato-domenica); forse ci aspettavamo più innovazione, ma naturalmente il tessile europeo sta andando verso il settore di alta qualità, con una necessaria diminuzione dei grandi numeri di produzione e una attenzione sempre maggiore alla versatilità delle macchine da produzione

I produttori di macchine tessili che ci hanno destato più attenzione sono coloro che hanno fatto della versatilità degli impianti il punto focale dell’innovazione: dai filati fantasia, gli orditoi capaci di produrre campioni così come piccoli lotti di produzione con una buona qualità, apparecchi di tintura modulari, apparecchi per il finissaggio anch’essi modulari, capaci cioè di garantire piccole campionature e piccole tirature come se fossero grandi produzioni che oggi non esistono più (perlomeno in Italia). Tuttavia la fiera dell’ITMA è sempre molto interessante, sia per tecnici di produzione che per coloro che si dedicano solamente alla progettazione dei tessuti; essere sempre aggiornati sulle nuove tecnologie è fondamentale per restare al passo con i tempi e pronti per le nuove sfide. 

Appuntamento tra 4 anni a Barcellona!


Lanartex torna a Milano per ITMA 2015

ITMA è la fiera più importante per quanto riguarda i macchinari tessili di tutta la filiera. Si tratta di una fiera “itinerante” (l’ultima è stata Barcellona), un appuntamento fondamentale per chi cerca innovazione per la propria azienda tessile, per chi deve produrre filati, tingere, rifinire, tessere, e naturalmente per chi deve controllare e testare prodotti tessili
Lanartex non poteva mancare a questo appuntamento. Quest’anno ITMA si svolge nella città dove è appena terminato l’EXPO: speriamo che questo sia presagio di crescita di un settore che più di altri ha passato momenti molto critici. 

Il nostro Paese sta vivendo ancora un periodo difficile per varie ragioni. Se guardiamo alla superficie, i problemi vengono dalla crescita dei competitori asiatici impegnati negli stessi settori dove operano molte imprese italiane, dalla piccola dimensione media delle aziende italiane che rende oltremodo difficile il presidio forte dei mercati stranieri e gli investimenti in ricerca con ritorni a lungo termine. Tuttavia, molte analisi svolte dai più qualificati centri studi confermano che in questo quadro complessivamente negativo esistono non poche imprese italiane che continuano a produrre risultati positivi, sia in termini di crescita che di redditività. Queste imprese hanno investito con lungimiranza sulla costruzione di brand oggi riconosciuti o sulla ricerca foriera di nuovi prodotti, sono entrati per tempo in mercati in crescita, hanno costruito reti di distribuzione o di servizi post vendita diffuse ed efficienti. 

Dove sta la differenza profonda tra queste imprese e quelle che invece non riescono ad affrontare con successo i tempi attuali? Una possibile spiegazione riguarda la figura degli imprenditori. Nel nostro Paese esistono imprese nelle quali sono presenti imprenditori di valore ed altre nelle quali la visione imprenditoriale è venuta meno. Gli imprenditori vivaci sono persone orientate al futuro, capaci di assumersi il rischio di decisioni difficili, abili a coinvolgere altri in un disegno di lungo termine, con l’energia necessaria per riprendersi dopo un parziale insuccesso. Gli imprenditori sono una risorsa insostituibile dell’economia di un Paese. 

Lanartex è una piccola impresa che pensa in grande ed agisce in piccolo. Passo dopo passo cresce e diviene sempre più un punto di riferimento del lab-testing nell’industria tessile, a fianco di questi imprenditori che credono ed investono nella qualità. Era il 1995 quando l’ITMA si è svolto a Milano l’ultima volta, lo stesso anno in cui il nostro team cominciava a maturare l’idea di creare il terzo laboratorio di analisi tessili pratese, un laboratorio che fosse il nuovo punto di riferimento per i produttori di filati e tessuti, dove la parola d’ordine era il servizio e la consulenza, dove il cliente era al centro dell’attenzione e le esigenze dei clienti diventavano da subito nuovi servizi fruibili. 
Da un’idea nata 20 anni fa, oggi Lanartex è un laboratorio che ha fatto molta strada, un laboratorio “fatto su misura per il cliente”.


Secondo la Cina anche l’Italia è nella Black List.

Il certificato AQSIQ, emanato dall’Amministrazione Generale della Supervisione della Qualità, Ispezione e Quarantena della Repubblica Popolare Cinese e obbligatorio dal 1 Luglio 2004, autorizza le aziende straniere ad esportare materiale di recupero direttamente in Cina.

AQSIQ ha reso noti i dati sul tasso dei prodotti di importazione non conformi alle leggi nazionali della Cina. Nel corso del 2014 l’abbigliamento ha raggiunto il 7,9% di non conformità. A seguito di analisi e controlli i valori PH, la percentuale di contenuto fibroso dichiarato, la solidità di colore e l’etichettatura dei prodotti sono stati considerati i motivi più ricorrenti di non conformità. 

L’autorità di controllo della qualità, dell’ispezione e della quarantena dello Zhejiang ha inoltre diffuso una notizia di particolare interesse relativa ai beni di importazione acquistati via web: i 16 lotti esaminati sono tutti non conformi a causa del contenuto di formaldeide e della percentuale di contenuto fibroso dichiarato in etichetta. 
Si raccomanda quindi di comprare i prodotti di importazione direttamente da aziende cinesi che li acquistano e li rivendono sul mercato locale poiché sono sotto la supervisione delle autorità ispettive dello Zhejiang e di conseguenza meno pericolose. 
Per garantire una maggiore sicurezza le autorità di controllo stanno sviluppano una rete di punti di monitoraggio dell’e-commerce. Su un campionamento effettuato su acquisti diretti sul mercato e in rete, controlli portuali o di altro tipo sono risultati 67 lotti non conformi di cui 10 provenienti dall’Italia. Dei 118 lotti di prodotti di abbigliamento che sono stati analizzati, 53 sono risultati irregolari, spesso a causa del contenuto e composizione fibrosi, per l’incompletezza di informazioni o imprecisioni in etichetta. L’autorità di controllo ha constatato che l’irregolarità più frequente consiste nel riportare delle informazioni in etichetta differenti dalla vera composizione del capo, un comportamento considerato ingannevole nei confronti dei consumatori. 

L'opinione del nostro Laboratorio...
Da sempre Lanartex si pone come uno dei laboratori di riferimento per l’export (tessile) del made in Italy. Lanartex è un laboratorio accreditato internazionalmente, e molte prove a listino comprendono normative cinesi. Purtroppo sono ancora molti i confezionisti (sia di brand famosi che meno) che non testano i propri prodotti, fidandosi delle schede tecniche che vengono inoltrate dai propri fornitori. Solo un attento controllo sui prodotti finiti può mettere i produttori italiani al riparo da “brutte sorprese” in caso di controllo chiesto dalle dogane cinesi. Molti prodotti confezionati in Italia sono costituiti da tessuti di importazione, e questi possono contenere sostanze proibite, non vi è nessuna reciprocità tra Cina ed Europa in merito a sostanze proibite, in pratica le nostre dogane “fanno transitare tutto” mentre quelle cinesi (quando si tratta di importare) sono molto rigide nei controlli.

Nuovo servizio tintura Tirelle/Tessuti

Da oggi sarà possibile tingere una tirella di 40 cm tutta altezza per il controllo di orditi da alta produzione
 Il laboratorio può tingere- preventivamente - tirelle nelle varie composizioni fibrose. Quante volte vi sarà capitato di avere reclami su tessuti grezzi da tinto pezza legati a problematiche dell’ordito? Niente di più semplice, Lanartex è in grado di tingere una tirella in tutta altezza in tempi brevissimi e poter tessere in tutta tranquillità il subbio (o i subbi) senza preoccupazioni. 
Il nuovo servizio è disponibile da ottobre. 

Lanartex sempre un passo avanti!


Nuovi limiti imposti all'uso dei Nonilfenoli Etossilati

Restrizioni UE sui prodotti tessili: la bozza di regolamento pubblicata dalla Commissione Europea lo scorso maggio limita fortemente l’uso di Nonilfenoli Etossilati nei prodotti tessili. Scaduti i termini per i commenti alla bozza, se ne attende l’esame che precede il rilascio della stesura ufficiale.

Il passaggio di cui si propone l’inserimento – e che emenderà l’
Annex XVII del REACH – stabilisce che a partire da 60 mesi dalla data di entrata in vigore della norma, i Nonilfenoli Etossilati, (C2H40)nC15H240, non potranno essere utilizzati negli articoli tessili sottoposti presumibilmente a lavaggio in acqua durante il normale ciclo di vita “in concentrazioni uguali o seperiori allo 0,01% in peso del manufatto tessile o di parte di esso”.
Questo principio non si applica agli 
articoli tessili di seconda mano a agli articoli nuovi ma prodotti esclusivamente da tessili riciclati.

In linea con il 
Regolamento 1007/2011/EU, viene definito anche il “manufatto tessile” al quale s’intende applicare la restrizione e, cioè, qualunque prodotto – non finito, semi-finito o finito – composto per almeno l’80% di peso di fibre tessili o ogni altro prodotto che contiene una parte composta per almeno l’89% di peso di fibre tessili.

Cosa sono i Nonilfenoli Etossilati? Si tratta di 
sostanze tossiche molto utilizzate nei processi tessili, oggetto non a caso di varie campagne di contrasto da parte delle associazioni ambientaliste.
La nuova norma impatterà su un’ampia gamma di prodotti, inclusi gli articoli in cotone, seta e lino – in cui i Nonilfenoli etossilati sono impiegati per “aiutare” la consistenza dei coloranti – e i prodotti in denim, nei quali vengono spesso utilizzati durante la fase di ammorbidimento dei tessuti.

Lanartex è sempre al passo con i tempi: siamo tra i primi laboratori di analisi tessili italiani ad aver accreditato questa analisi.

Per maggiori informazioni su questa prova potete scrivere a labo@lanartex.it

Le nuove frontiere dell’abbigliamento: scambio di capi usati e noleggio dai negozi


Si susseguono grandi novità nel settore dell’abbigliamentoIn Italia sta crescendo sempre di più la pratica del “Fashion sharing”: lo scambio degli abiti usati, una moda molto diffusa fra le giovani generazioni e che si sta anche diffondendo velocemente anche in tutti gli ambienti legati al glamour. 
Un esempio del fenomeno del Fashion sharing è il sito Rent the Runaway, che permette di noleggiare online abiti e accessori di alta moda a prezzi eccezionali. Un’altra formula particolarmente interessante è quella del fai da te: ovvero fotografare i propri capi e metterli online su una piattaforma dedicata con l’obiettivo di noleggiarli o scambiarli con altri utenti. 
Tra gli esempi di questa tipologia di condivisione del guardaroba possiamo citare l’americana Poshmark, la versione italiana Drexcode e MySecretDressing
Infine, un’altra importante iniziativa è Armadio Verde, il primo marketplace italiano per scambiare vestiti per bambini. Una grande idea nata da tre genitori che, per ovviare allo spreco di vestiti regalati o acquistati ma indossati pochissime volte, hanno deciso di ridare valore ai capi di abbigliamento. 

Vestirsi sicuri: indagine sui capi d’abbigliamento d’importazione

Vestirsi è sempre stato un modo per proteggersi e per coprirsi. Adesso rischia di diventare pericoloso per chi ha la pelle sensibile, per i bambini, per chi soffre di allergie.  È possibile che i jeans che indossate siano stati trattati con prodotti nocivi alla persona, la t-shirt o l’abito o addirittura l’intimo che state acquistando contengono nichel, pentaclorofenolo, coloranti cancerogeni, tutte sostanze chimiche che possono diventare pericolose. Non è un caso che il 7-8 % delle patologie dermatologiche sono dovute a capi d'abbigliamento. Ed è proprio l'Associazione Tessile e Salute a rendere noto il dato (http://inchieste.repubblica.it/it/repubblica/rep-it/2013/07/18/news/i_nostri_veleni_quotidiani_3_cosa_indossiamo_-63248828/). Anche Lanartex dopo aver svolto un'indagine sul territorio (Regione Toscana), acquistando ed analizzando campioni prelevati dal mercato per cercare la presenza di sostanze pericolose, ha fatto un resoconto ed il risultato non è affatto positivo. 

È stato constatato che i livelli di PH nel 29% dei casi non venivano rispettati. Inoltre nei tessuti è stata riscontrata la presenza di metalli pesanti (6%), ammine aromatiche cancerogene (4%), coloranti allergenici (4%), formaldeide (4%). Mentre sulle calzature in pelle, soprattutto d'importazione, si è scoperto che il 40% di queste conteneva cromo VI: un agente cancerogeno.

Secondo un'altra inchiesta svolta dalla SIDAPA* (Società Italiana di Dermatologia Allergologica Professionale e Ambientale sulle dermatiti da tessuti) su 401 pazienti (dai 5 agli 84 anni) i tessuti erano causa di allergie per il 69,1% dei casi; gli accessori metallici dell'abbigliamento per il 16,5%; le scarpe per il 14,4%. (*dati raccolti da internet)

Nell'abbigliamento dei bambini abbiamo riscontrato: pentaclorofenolo, formaldeide, tetraclorofenolo, nonilfenolo etossilato al di sopra di quanto permesso nei principali capitolati ecologici privati . 

Analizzando la composizione fibrosa dei capi di abbigliamento, nel 30% circa dei casi la composizione delle fibre riportate in etichetta è sbagliata, per non parlare delle modalità di lavaggio indicate in etichetta, molte sono con simboli errati e quando questi sono corretti, i consigli di manutenzione non rispecchiano le proprietà dei tessuti usati!

Questo fatto non sembra proprio in cima ai pensieri del mercato, che soprattutto nella moda esige collezioni nuove a tempi record, chiedendo ai fornitori consegne sempre più rapide. A quale prezzo? La cosiddetta "moda veloce", condiziona i cicli produttivi delle imprese italiane, battute sui tempi da Cina, Vietnam, Taiwan, Arabia Saudita, paesi dove il rispetto per i lavoratori o il territorio non è garantito. Dove i prodotti spesso non sono conformi ai requisiti eco-tossicologici. Eppure vengono importati e venduti lo stesso in Europa. Una situazione paradossale. Le imprese della UE devono rispondere a requisiti inerenti la sicurezza della merce, dei processi produttivi, come prevede il REACH (il Regolamento per la Registrazione, la valutazione, l'autorizzazione e la restrizione delle sostanze chimiche), mentre articoli tessili contenenti sostanze tossico-nocive, il cui utilizzo è vietato o ristretto in Europa, sono comunque introdotti nel territorio comunitario. E così non sono poche le aziende che hanno deciso di delocalizzare parti delle loro fasi produttive in paesi extra UE.

Per fortuna Lanartex da tempo sollecita i propri clienti a rispettare i capitolati ecologici assistendoli nella scelta dei test ed analisi più adatti a seconda del tipo del materiale usato nelle proprie collezioni.
Lanartex sta promuovendo l’utilizzo di una etichetta intelligente che permetta al consumatore di sapere in un istante tutte le informazioni sull’etichettatura, metodi di manutenzione e informazioni di caratterizzazione eco-tossicologica sul capo che stanno acquistando.

Lanartex sempre al passo con i tempi…
Per maggiori informazioni sulle sostanze tossiche presenti nei tessuti scriveteci a marketing@lanartex.it



Come smacchiare i tessuti: tutto l’occorrente da tenere in casa

Cosa occorre avere a portata di mano per togliere le macchie dai tessuti


Oltre a stracci di cotone e panni pulitissimi, spugnette, carta assorbente, Lanartex consiglia di avere in casa questi prodotti: 

a) Saponaria o talco: utile per assorbire le macchie di unto.

b) Sapone: da bucato che potete passare asciutto su colletti e polsini (in commercio si trovano buoni prodotti alternativi)

c) Aceto: l'aceto di vino (miscela di acido acetico e acqua) è indicato per risciacquare lana e seta, dopo il lavaggio, eliminando i residui di detersivi e dando brillantezza a queste fibre. Va usato diluito: un cucchiaio in circa un litro d'acqua. Può opacizzare alcune fibre sintetiche. 

d) Acetone: per togliere le macchie di smalto, lacca e vernice, ricordate che danneggia le fibre sintetiche e artificiali.

e) Acqua ossigenata: è un decolorante, più che uno smacchiatore, perciò deve essere usato con cautela sui tessuti colorati e su quelli sintetici. Si usa normalmente quella a 12 volumi, diluita in acqua ad una percentuale deI 10-20%. 

f) Acquaragia: esclusivamente per macchie di vernice (ma lascia aloni).

g) Alcool (etilico, denaturato), un ottimo solvente di origine naturale, adatto per le macchie di inchiostro e morchia, ma va usato con cautela, soprattutto sulle fibre artificiali e sintetiche, e diluito con acqua. 

h) Ammoniaca: deve essere usata diluita al 15-20%, non è indicata per i tessuti di lana e seta, non indicata per macchie oleose. 

i) Benzina: usata per macchie di olio, grasso, cera e resine. Lascia facilmente alone ed è pericolosa per l'alta infiammabilità e per le esalazioni nocive. Non si può usare su tessuti delicati o cerati. La benzina è spesso l’ultimo rimedio a cui si ricorre in caso di macchie resistenti. È importante però non confondere la benzina per smacchiare (benzina avio) con la benzina per le automobili! 

l) Borace: è un sale usato per togliere alcune macchie dal cotone e dal lino. 

m) Burro: è uno smacchiatore molto pratico. È facile da eliminare ed è molto efficace nella rimozione di macchie difficili di grasso, catrame e resina. Spalmare del burro sulle macchie e fare agire per un po’ di tempo. Togliere l’eccedenza e tamponare con benzina per smacchiare. 

n) Candeggina: da usare con attenzione, perché indebolisce i tessuti e scolorisce.

o) Etere: solvente altamente infiammabile, dall'odore caratteristico. Si presta a togliere macchie di grasso, morchia e unto. Non deve essere mai usato con tessuti anche misti seta. È molto volatile e lascia difficilmente aloni. 

p) Glicerina: per le macchie a base d'acqua, è contenuta in piccole percentuali nei saponi. È utile, in aggiunta ai detersivi sintetici, nel lavaggio degli indumenti di lana per renderli morbidi. Si usa come smacchiatore per togliere particolari tipi di macchie.

q) Latte: contiene lattosio, caseina, sali minerali e grassi. Ha un'acidità bassissima, vicina a ph 7. Serve per smacchiare la pelle e i tessuti delicati. 

r) Succo di limone: contiene acido citrico ed acqua. Essendo un acido molto debole è adatto a smacchiare lana e seta, al posto di prodotti più energici. Usato caldo è efficace sulle macchie di ruggine, freddo su quelle della frutta.

s) Sale fino: ottimo per le macchie di vino (va lasciato riposare 10 minuti e poi sciacquato con abbondante acqua), sciolto in acqua calda cancella le macchie di cioccolato.

t) Trementina o essenza di trementina: un solvente simile all'acquaragia. Toglie le macchie di vernice, resina e catrame, grasso, ma lascia spesso l'alone. Va usata con cautela su tessuti delicati. 


u) Trielina: uno dei più usati smacchiatori, perché dissolve grasso, olio, vernici. Non lascia alone, essendo molto volatile. È però pericolosa, a causa dell'alta infiammabilità. 

Come smacchiare i tessuti: seta, cotone, lana

Con questa miniguida lo staff di Lanartex vuole darvi qualche suggerimento utile per togliere le macchie dai tessuti senza rovinarli. 

Le macchie sono sempre in agguato: incidenti a tavola, il movimento quotidiano, inconvenienti che accadono quando si lavora, si studia o si gioca. 
Ricordate che una macchia appena fatta non è ancora penetrata nella fibra. Invece una macchia secca è già penetrata nel tessuto. Se era costituita da prodotti aggressivi per la fibra o per il colore, ha avuto quindi il tempo di danneggiarli irrimediabilmente.

Agire rapidamente, sciacquare con acqua tiepida o fredda la parte macchiata strofinandola, sono i primi passi per liberarsi dalle macchie improvvise e far seguire immediatamente alla smacchiatura il lavaggio in lavatrice e stendere all'ombra per non formare aloni. Il lavaggio e l’acqua calda potrebbe invece fissare una macchia in modo permanente. 

Ricordate che ogni tessuto ha reazioni proprie: se dovete smacchiare un capo nuovo o delicato è consigliabile passare il solvente su una zona non in vista, ad esempio su una cucitura, dentro una tasca, prima di usarlo sulla macchia. 

Quando si hanno tessuti delicati, colorati o a pelo, è bene smacchiare tamponando la macchia senza fregare.

Quando la macchia è penetrata nel tessuto, occorre smacchiare mettendo sotto la stoffa un panno assorbente (garza di cotone, ovatta, o anche un fazzoletto ripiegato) su cui vadano a fissarsi i residui rimossi dallo smacchiatore.

Per avere i migliori risultati è necessario smacchiare la lana con un panno di lana, la seta con un panno di seta, e così via.

Per evitare la formazione di aloni è bene usare non troppo solvente, e sfregare col panno finché il tessuto non è completamente asciutto.


In caso di macchie molto resistenti si consiglia di mettere il capo in ammollo. Non è necessario aggiungere all’acqua dell’ammollo un detersivo per delicati o per bucato a mano. Il pre-trattamento di macchie difficili potrà essere effettuato anche utilizzando latte o acqua salata. 

I colori must per i tessuti d'arredamento 2015/2016


Il Web ha dettato le nuove tendenze per quelli che saranno i colori dell’arredamento per il 2015/2016., rifacendosi naturalmente alle tendenze della moda e accessori. Si punterà a colori più freschi e morbidi, dalle tonalità calde e delicate, che si rifanno al tema minimalista “en plein air” e che prendono spunto dalla natura. Eleganza e charme, infatti, sono le caratteristiche delle 10 nuance indicate  come must have del “bel vivere”.

Marsala
Sensuale e audace, il marsala nuance è la più sofisticata tra quelle scelte per il 2015/2016: ispirato al calore del tipico vino liquoroso da cui prende il nome, questo bordeaux dai riflessi rosso-marrone è di un’incredibile e naturale eleganza. Abbinatelo con accessori tessili color oro.

Scuba Blue
Ispirata alle acque tropicali, questa nuance trasmette un senso di spensieratezza e la voglia di una fuga esotica. Il turchese intenso richiama il luccichio delle pallettes e trasmette una sferzata di energia che fa venir voglia di tuffarsi in acque cristalline. Perfetto per outfit freschi e sbarazzini.

Lucite Green
Un delicato verde salvia, dall’effetto estremamente rilassante e romantico,  ideale per ambienti in grado di esaltarne il senso di freschezza e leggerezza.

Classic Blue
Un blu cobalto intenso nella sua variante più semplice, elegante e sempre chic, ideale per chi ricerca un look sicuro e affidabile. Il richiamo delle tonalità del mare, ne fa una nuance ideale per ogni ambiente.

Toasted Almond
Un marroncino rosato, delicato e senza tempo, dall’aria romantica e chic. Estremamente versatile, è il colore perfetto per arredare ambienti legno naturale.

Strawberry Ice
Rosa corallo rinfrescante e delicato, così morbido e giovanile da essere elegante per ogni interno. Perfetto per accessori “baciati dal sole”.

Tangerine
Un arancio pastello energizzante ma delicato, perfetto da usare se si vuole attirare l’attenzione con eleganza e con un sorriso sbarazzino.

Custard
Un giallo senape pastello che dona subito a chi ne fa uso per ambienti che vogliono un’aria rilassata e confortevole. Se abbinato ad accessori o complementi di una tinta più scura, ne risalterà ancora di più la delicatezza.

Acquamarine
Un azzurro carta da zucchero, fresco e rilassante. Una tonalità eterea dal tocco acquoso, che si abbina perfettamente allo spettro di azzurri e verdi. Estremamente giovane, trasmette leggerezza e grande confort.

Glacier Grey
Grigio argenteo e senza tempo che trasmette un senso di piacevole relax, è un pratico colore neutro abbinabile con qualsiasi altra nuance, soprattutto per chi non vuole “correre rischi e giudizi”.

Le tendenze della moda autunno-inverno 2015-2016

Le tendenze della moda autunno-inverno 2015-2016 viste in occasione delle Settimane della Moda ci danno indicazioni su cosa sarà trendy nel guardaroba della prossima stagione fredda. Andiamo a dare un'occhiata! Il nostro viaggio comincia con le passerelle di New York Fashion Week, per spostarsi poi nella vecchia Europa, ecco riassunti i temi di Parigi e Milano: 

PARIS 
Paris Fashion Week ci conferma in parte i trend già visti sulle altre passerelle internazionali che da un mesetto ci tengono compagnia. Da New York a Parigi, passando per Londra e Milano, sembra che i trend del guardaroba dell'autunno-inverno 2015-2016 siano stati tracciati in maniera chiara e inequivocabile. Andiamo allora a vedere cosa ci hanno proposto le sfilate parigine. 

Pelle e pelliccia rimangono grandi protagoniste tra i materiali: la prima per dare un tocco rock ad ogni nostro look, la seconda per poter venire incontro alle esigenze di una stagione fredda. Ma niente paura: se non amate le pellicce vere, potete sempre optare per le pellicce ecologiche come quelle viste in passerella da Stella McCartney. 
Stile rock, stile "esquimese" per il grande freddo, ma non dimentichiamo che a Parigi la donna è anche romantica, bohemien, è un'artista che lo dimostra anche con i capi di abbigliamento che indossa. Lo stile British di Moncler Gamme Rouge, così come il mix & mismatch di Miu Miu non passano poi inosservati. 
E ancora, abbiamo ammirato la donna gotica e dark di Alexander McQueen, l'eleganza moderna di Louis Vuitton, ma anche lo stile hippy chic di Chloè. 
Attenzione agli accessori, che sono stati grandi protagonisti a Parigi: borse bauletto, borse in pelliccia, borse animalier, guanti di pelle, tacchi a spillo, scarpe a punta, stivali in vinile, scarpe con tacchi in plexiglass, gioielli oversize e appariscenti. Insomma, spazio agli accessori!  


MILANO 
Quali sono stati i trend più significativi di Milano Moda Donna
Anche la Settimana della Moda della città meneghina, per il guardaroba femminile dell'autunno-inverno 2015-2016, ci ha dato tantissime conferme, proponendoci anche dei trend nuovi e accattivanti che potremo sfoggiare nella prossima stagione fredda. 

Pelliccia e pelle, in capi di abbigliamento di vario genere e accessori di ogni tipo, sono i materiali da prediligere, anche in colori che non ti aspetti. Proprio le tinte delle creazioni portate in passerella dagli stilisti sono state al centro dell'attenzione di tutte le fashioniste, che tra i classici nero e bianco, onnipresenti anche in larga misura, potranno anche contare su tutta una serie di colori più allegri, vivaci, brillanti con cui giocare allo splendido gioco della moda. 
Lo stile primaverile vince. Anche sulle passerelle dell'autunno-inverno: sono stati moltissimi i brand che ci hanno presentato colori neutri, stampe floreali, tessuti leggeri, per celebrare la stagione fredda con il sorriso con il quale di solito affrontiamo i mesi caldi. Lo stile mannish è stato protagonista in molte passerelle, come in quella di Gucci che per la prima volta ha fatto sfilare i capi di Alessandro Michele
Lo stile oversize non deve mancare, soprattutto nei capispalla, come proposto da Max Mara, ma non dimentichiamo anche lo stile retrò: Fendi si rifà agli anni Venti, Prada agli anni Sessanta e Moschino agli anni Ottanta, pur garantendo una moda attuale e contemporanea. Le stampe sono state le protagoniste da Roberto Cavalli, mentre da Dsquared2 abbiamo potuto apprezzare uno stile gotico e un po' eschimese, che almeno non è il solito rock proposto da Dean e Dan Caten! 

Modifiche alla Restrizione n.63 per l’uso del Piombo negli articoli

Il 23 Aprile 2015 la Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea ha reso pubblico il Regolamento (UE) 2015/628, che andrà a modificare l’Allegato XVII del Regolamento (UE) n. 1907/2006 (REACH)

Il Regolamento (UE) 2015/628 prevede alcune importanti modifiche e integrazioni della restrizione relativa al Piombo e suoi composti. 

Gli articoli venduti al pubblico che, in condizioni d’uso normali o che si preveda possano essere messi in bocca dai bambini, dovranno avere una concentrazione di piombo (espressa in metallo) inferiore allo 0,05% di peso

Esempi di articoli che rientrano nella restrizione: 
  • abbigliamento, calzature e accessori: in particolare bottoni in metallo, cerniere, rivetti, materiali tessili e polimerici;
  • articoli di puericultura; 
  • articoli di cancelleria; 
  • decorazioni per interni.
Queste restrizioni non si applicano agli articoli che sono stati immessi sul mercato per la prima volta prima del 1° Giugno 2016.


Novità in vigore per Classificazione, Imballaggio ed Etichettatura sostanze (CLP)


Dal 1° giugno 2015 l’imballaggio e l’etichettatura sia per le sostanze che per le miscele saranno regolate da un’unica normativa: il Regolamento UE n.1272/2008 - Classification, Labelling and Packaging (CLP). 

Il Regolamento CLP introduce due importanti novità: 
  1. Modifica dei pittogrammi di pericolo: anche i prodotti di consumo, come vernici e detergenti, dovranno essere ri-etichettati. Per le miscele a scaffale, immesse sul mercato prima del 1° giugno 2015, etichettate e imballate secondo la Direttiva 1999/45/CE, è concessa una deroga fino al 1° giugno 2017. 

  2. Nuovi criteri della CLP: modifica della classificazione delle miscele. I criteri di classificazione delle miscele in vigore dal 1° giugno 2015 sono, in generale, più severi rispetto a quelli della precedente Direttiva 1999/45/CE. Le formulazioni delle miscele dovranno di conseguenza essere revisionate per verificarne l’effettiva conformità ai criteri di classificazione del Regolamento CLP. 

Le aziende coinvolte nel Regolamento CLP sono i fornitori, i produttori e gli importatori di miscele pericolose, le aziende che devono fornire una scheda di dati di sicurezza per le miscele (SDS) e i riconfezionatori che reimballano e reimportano sostanze chimiche pericolose nell’UE senza modificarne la composizione.

Lanartex in Tunisia

Lanartex ha incontrato nei mesi scorsi un’importante azienda tessile in Tunisia. Anche grazie a questo proficuo incontro commerciale, il nostro Laboratorio ha potuto stringere un accordo con un ufficio di consulenza a Tunisi. Lanartex potrà eseguire analisi chimiche per le aziende tunisine, le quali a loro volta potranno avvalersi del supporto fornito dall’ufficio di Tunisi, che fungerà da punto di raccolta. I tessuti saranno inviati a mezzo aereo direttamente a Lanartex e le analisi saranno effettuate in Italia, con tempi di consegna chiari e certi. Le analisi chimiche saranno eseguite con puntualità dal nostro staff, con la comodità di avvalersi di un punto di rappresentanza a Tunisi.

La Tunisia, che fa registrare la miglior performance economica dei Paesi del Nord Africa, si conferma anche un’importante piattaforma di lancio della cooperazione euro-mediterranea in vari settori, tra cui il tessile-abbigliamento, soprattutto con l’Unione Europea, principale partner commerciale della Tunisia. 
Il tessile-abbigliamento tunisino, settore di punta dell’economia del Paese, lega la Tunisia e l’Italia a doppio filo, grazie ai numerosi vantaggi economici e finanziari che le aziende straniere trovano nel nostro Paese. Più di 1800 società operano nel settore tessile – abbigliamento, di cui l’83% è rappresentato da aziende totalmente esportatrici. Una buona percentuale (27%) è detenuta da aziende italiane con impianti nella costa meridionale del Mediterraneo
Le relazioni italo-tunisine vanno ben oltre l’import-export, grazie ad una serie di carte vincenti che la Tunisia sa come giocarsi: 
  • Prossimità geografica con l’Europa che favorisce la pronta consegna;
  • Accordo di libero scambio con l’Unione Europea;
  • Alto livello qualitativo, compatibile con le esigenze dei buyer stranieri;
  • Breve tempistica di consegna; 
  • Reattività eccellente sugli ordini contenuti;
  • Costi di produzione competitivi 
  • Risorse umane qualificate e competenti;
  • Tecnologie avanzate abbinate ad infrastrutture moderne;
  • Rispetto delle norme sociali e ambientali.

Fibre riciclate ed etichette intelligenti

Un interessante articolo pubblicato proprio oggi sul Corriere della Sera illustra la situazione del settore tessile italiano  che sta "cambiando veste" per quanto riguarda le fibre riciclate e le etichette intelligenti, un settore nel quale Lanartex è stato pioniere.

Stilisti, industrie e laboratori tessili si stanno incamminando verso un cammino produttivo fatto di rispetto ambientale, responsabilità sociale e valorizzazione delle competenze.

Per leggere l'articolo, basta cliccare qui: Eco Fashion - Corriere della Sera

Lanartex e Proposte - la Fiera del tessuto per l’arredamento e il tendaggio a Cernobbio

Lanartex si colloca come il laboratorio di ricerche e analisi tessili di riferimento di molte delle aziende produttrici dei tessuti per l’arredamento e il tendaggio che prenderanno parte alla fiera di Cernobbio, in provincia di Como, dal 27 al 29 aprile 2015.

Ogni anno molte di queste aziende italiane si affidano alla competenza e alla professionalità dello staff di Lanartex per un servizio di consulenza nella compilazione delle schede tecniche di prodotto e per effettuare i principali test sui tessuti: test fisici, test chimici, test ecotossicologici e test di reazione al fuoco.

Proposte è orma il l’unica fiera a livello europeo specializzata e selettiva nell’ambito del tessile d’arredamento italiano (gli espositori sono tutti produttori), il profilo “dell’espositore tipo” della fiera Proposte di Cernobbio si allinea perfettamente con quello di Lanartex: massima qualità dell’azienda e del prodotto/servizio, correttezza professionale, impegno, ricerca e sperimentazione costante in campo tecnologico ed estetico.


Lanartex sempre un passo avanti!

Lanartex e il Salone del Mobile

Lanartex ogni anno testa molti tra i più bei tessuti che vengono montati sulle collezioni di arredamento dell’imbottito proposto dall’industria del mobile italiana

Collaboriamo con queste aziende sia in modo diretto che indiretto, cioè testando i tessuti per arredamento dei fornitori dell’industria del mobile. Effettuiamo test fisici e chimici per caratterizzare i tessuti, test di reazione al fuoco e verifichiamo se un tessuto può essere venduto e considerato “ecologico”, in quanto privo di tutte quelle sostanze nocive al contatto con la pelle e, in generale, all’uomo.

Molte delle aziende con le quali Lanartex collabora partecipano a uno dei più importanti eventi fieristici in Italia, il Salone del Mobile, che si svolgerà a Milano dal 14 al 19 aprile 2015. 

Il Salone del Mobile attira ogni anno oltre 2.000 espositori e più di 300mila visitatori: le aziende che si affidano alla professionalità e alla competenza dello staff di Lanartex per testare i propri tessuti avranno un asso della manica da mostrare durante la fiera.  


Lanartex sempre un passo avanti!

Benvenuti sul blog di Lanartex!

"Non è il tessuto che conta, ma l'idea!"


Così diceva Coco Chanel...ma grazie a Lanartex scoprirete l'importanza dell'utilizzo di tessuti di qualità, conformi agli standard internazionali. 

Lo staff di Lanartex vi dà un caloroso benvenuto sul nuovo blog del Laboratorio: questo spazio nasce con lo scopo di raccontare esperienze tessili utili nel nostro mondo di controllo qualità. Vi daremo informazioni, consigli e notizie sulle tipologie di analisi e ricerche tessili, approfondimenti sulle normative nazionali e internazionali, sul mondo del tessile, dell'arredamento e della moda.



Follow us! 
Lo staff di Lanartex